Un prodotto della stagione primaverile, il miele nell’anno 2013 ha avuto una produzione minore a causa delle piogge che si sono concentrate soprattutto nelle zone centrali della penisola. La produzione di questo prodotto, è data dall’attività dell’apicoltore, che dedica tempo e spazio alle sue api, che dai primi mesi della primavera producono: il miele di acacia nel mese di maggio, il millefiori nel mese di aprile-maggio, il miele di castagno nel mese di giugno. Le vere artefici del miele sono le api, gli unici insetti che nutrendosi di nettare e di polline dei fiori, lo trasformano in un alimento a lunga conservazione. Dalle stesse la produzione della pappa reale, che avviene nel periodo di aprile-settembre, con l’uovo dell’ape regina, che diviene larva posta dall’apicoltore in cupolini di cera. Nutrita dalla pappa reale della api dell’alveare, trascorsi tre giorni, la larva ha prodotto la sua quantità massima, di circa 0,25 ml che viene prelevata dall’apicoltore da un singolo cupolino e messa all’interno di un contenitore per la vendita per la quantità minima 15 ml. Il miele può essere liquido o cristallizzato, liquido è come si presenta al momento dell’estrazione, ma per processo naturale si cristallizza in base alle temperature di conservazione e al glucosio contenuto in esso, trasformando l’alimento soltanto nella sua forma. La cristallizzazione si sviluppa più velocemente nei mieli più ricchi di glucosio ed è meno rapida nei mieli più poveri e ricchi di fruttosio. Il suo aspetto appare così omogeneo e caratterizzato da cristalli fini o grossi.
Per ottenere la forma liquida come si presenta la maggior parte del miele in vendita, si attiva un trattamento termico di rifusione, che produce con il riscaldamento una perdita di alcune caratteristiche naturali del miele, che può essere fatta a bagnomaria e a temperatura non superiore a 40′ C (potete tenere d’occhio la temperatura utilizzando un termometro da cucina). L’utilizzo in cucina del miele è ampio: dai piatti dolci alle pietanze salate, può sostituire lo zucchero ed è una sostanza energetica naturale.
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