Non solo una verdura di contorno, anche un medicinale utilizzato dagli antichi, la barbabietola è legata alla scoperta dello zucchero dall’agronomo francese Olivier de Serres nel 1600. Fu Napoleone tra i primi a ordinare la coltivazione della barbabietola dopo aver assaggiato i panetti di zucchero di canna. Oggi coltivata in Italia nelle province di Ferrara e Rovigo, questa pianta si suddivide in qualità differenti dall’aspetto bianco e rosso, quella che nei mesi estivi si trova sui nostri piatti è la bietola rossa “da tubero”.
Ricca di sali minerali e vitamine, il suo aspetto violaceo colora i piatti, adatta come contorno è estremamente salutare per l’organismo, depurativa e rimineralizzante.
Pulitele e lavatele, per mangiarle è necessario cuocerle in acqua bollente con la buccia, per circa venti minuti. A cottura ultimata si toglie la buccia e si lasciano raffreddare. Tagliatele a fettine e conditele con olio, sale e pepe, così da ottenere un piatto prelibato e buono per la stagione calda.
Grazie al suo sapore dolce, sono utilizzate anche come succo e come semifreddo. Via con la fantasia!!
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